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La crisi continua a influire sulla dinamica delle assunzioni nelle PMI
mentre iniziano a farsi sentire i primi effetti della Riforma del Lavoro
Fornero con un drastico calo dei contratti a progetto, mente i
contratti a tempo determinato vengono sempre più usati come una sorta di
periodo di prova, a cui segue l’assunzione.
Lo rileva l’indagine di R.ETE. Imprese Italia “Previsioni d’assunzione
nelle micro, piccole e medie imprese per il primo trimestre 2013“,
secondo cui, nell’intero panorama produttivo italiano, saranno attivati
226mila nuovi contratti entro fine marzo, di cui 134mila nelle micro e
piccole imprese:
34mila250 a tempo determinato (25,6% del totale),
24mila 890 a tempo indeterminato (18,6%),
24mila 170 a progetto (18,1%),
16mila490 collaborazioni a partita IVA (12,3%),
14mila370 stagionali (10,8%),
10mila 230 interinali (7,7%),
6290 di apprendistato (4,7%),
2870 altre forme (2,1%).
Profilo dei candidati ricercati: le PMI sono indifferenti all’età della
persona da assumere e tendono a privilegiare l’esperienza, mentre fra le
grandi aziende è maggiore la tendenza ad assumere giovani.
Le competenze richieste : qualifiche nelle attività commerciali e nei
servizi, operai specializzati, impiegati, professioni tecniche,
conduttori di impianti e addetti ai macchinari.
Sulla base di questi dati, lo studio propone una serie di considerazioni
relative ai cambiamenti nel rapporto fra aziende e forme contrattuali
dopo la Riforma Fornero e le altre modifiche normative del 2012.
Su base trimestrale si registra una maggior prudenza nell’utilizzo dei
contratti a progetto, che crescono del 3,7% a fronte di un 81,6% dei
contratti a termine, del 64,2% delle consulenze (Partite IVA) e del
41,1% dell’indeterminato.
=>Riforma Fornero: scopri i nuovi contratti
Anche su base annua la flessione è più evidente per i contratti a
progetto (-18,6%) piuttosto che per quelli a tempo indeterminato
(-16,5%) e a termine (-11,1%).
Scarica il Rapporto integrale di R.ETE. Imprese Italia: “Previsioni
d’assunzione nelle micro, piccole e medie imprese per il primo trimestre
2013“
Articolo Originale su www.pmi.it
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